Sento tristezza e nostalgia,
da solo voglio state.
Vicino l’argine del fiume mi vado a sistemare,
guardo quel lungo corso d’acqua,
che inesorabilmente scendendo a valle,
nel grande mare si va a riversare.
Tutt’intorno è silenzio, la natura tace,
la mia tristezza vuole rispettare,
solo la voce dell’acqua riesco ad ascoltare,
a questo fiume delle miei angosce voglio parlare:
-“Il lavoro va male, la mia donna se ne andata,
con disprezzo m’ha lasciato”.
Guardo l’acqua che scorre silenziosa,
tutti i miei problemi vuole ascoltare,
cosi facendo, mi vuole aiutare,
come un grande vecchio sa ascoltare.
La mia tensione cala, l’animo si rasserena.
Penso nei millenni:
-“ Quanta gente, al grande fiume ha parlato?”.
L’acqua scorrendo, le storie degli uomini porta via,
nel grande mare, li va a riversare,
nei profondi abissi, li va ad ‘incatenare.
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