Libertà


Non bisogna guardare al futuro

aspettando gli eventi

ma partecipare in modo attivo

per costruire un futuro migliore.

mercoledì 4 settembre 2013

Papà

Mi ricordo di te papà, quando da bambino ti vedevo uscire presto con la tua mercanzia da vendere, sulla tua bicicletta modificata e rafforzata per caricare pesi, con due porta bagagli; uno d’avanti, l’altro dietro, che caricavi fino all’inverosimile. Ero bambino, ma sentivo una stretta al mio piccolo cuore nel vederti lavorare cosi tanto per tutti noi. Ma il dolore più grande lo provavo quelle sere che arrivavi con il tuo carico quasi invenduto, entravi con lo sguardo triste e quasi volevi scusarti con tutti noi, per non aver portato soldi a casa. La mamma strillava perché non avevi guadagnato la giornata, ti chiedeva come avremmo fatto domani per comprare da mangiare , come fare per pagare questo o quello, tu abbassavi lo sguardo, chinavi la schiena, ti allontanavi mesto e silenzioso. Anche io papà, nonostante ero piccolo stavo male quanto te nel vederti stanco ed umiliato. Pensavo che tutto questo era sbagliato. Tu onesto padre di famiglia dopo un duro giorno di lavoro, non eri riuscito a portare da mangiare per la tu famiglia. Ma io ti amavo ancora di più caro papà.

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