Libertà


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mercoledì 4 settembre 2013

Terra mia

Sono passati quasi quaranta anni da quando vi ho lasciati, casa mia con i miei affetti più cari, terra mia che mi hai dato i natali. Ho girato in lungo e in largo per le vie del mondo, ho vissuto mille avventure, ho conosciuto il mondo e la sua gente, ho visto posti belli e meno belli, ma non riesco a dimenticare i tuoi colori, terra mia! L’azzurro del tuo mare, che a volte diventa verde e all’orizzonte si unisce al cielo e diventa tutt’uno, l’odore pungente delle alghe, i colori degli agrumi. Il modo di parlare ad alta voce degli abitanti, il vociare, gridando e canticchiando, dei venditori ambulanti. Quei mercati immensi, dove la gente si calca ma non si infastidisce, con quella continua contrattazione nel vendere e nel comprare. E poi le tue vie, dove in ogni angolo c’è un monumento, un pezzo di storia diversa. Basta chiudere gli occhi per rivivere la storia e la cultura del tuo popolo. E per finire l’odore della zagara, forte e intenso, che ti penetra dentro, e ti dà la sensazione di stordirti piacevolmente. Non riesco a scordarti, SICILIA MIA!

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